Con la Determina n. 998, pubblicata lo scorso 8 ottobre, l’AIFA – Agenzia Italiana del farmaco – ha stabilito che non sarà più necessaria la prescrizione medica per consegnare alle minorenni che la richiederanno la pillola contraccettiva d’emergenza, chiamata anche pillola “dei cinque giorni dopo”.


L’obbligo della ricetta era stato imposto 10 anni fa quando questa pillola contraccettiva, chiamata EllaOne, il cui principio attivo è l’Ulipristal acetato, è entrata a far parte del prontuario farmacologico italiano. Ricordiamo che nel 2017 questo farmaco è stato inserito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS – nella lista di farmaci essenziali. I contraccettivi d’emergenza disponibili in Italia sono due, la pillola del giorno dopo ed il farmaco EllaOne, quest’ultimo è ritenuto più efficace e meno suscettibile di effetti collaterali. L’AIFA per le maggiorenni aveva già reso l’EllaOne disponibile senza obbligo di ricetta nel 2015.

Questa decisione presa dall’AIFA, che ha come obiettivo quello di tutelare la salute in modo più completo ed inclusivo, è ovviamente un’azione importante e come afferma il Direttore Generale di AIFA, Nicola Magrini è anche “uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze”,ovviamente si tratta di un farmaco che deve essere utilizzato solo in casi eccezionali e che in nessun caso sostituisce la pillola anticoncezionale.

Il farmaco sarà accompagnato da un foglio informativo che vuole promuovere una contraccezione informata ed evitare un uso improprio della contraccezione d’emergenza, a questo proposito Magrini aggiunge che “l’AIFA svilupperà presto un sito ad hoc, con informazioni e indicazioni approfondite sulla contraccezione. La contraccezione, infatti, di cui la pillola anticoncezionale rappresenta una possibile opzione, consente a tutte le donne di programmare una gravidanza e, più in generale, la propria vita”.

Nel suo comunicato stampa l’AIFA sottolinea infine come questo evento sia una svolta significativa per la tutela della salute fisica e psicologica delle adolescenti, scrivono infatti che “l’evento nascita nelle adolescenti si accompagna spesso a situazioni di rischio, connesse sia alla difficoltà della giovane madre di accedere ai servizi materno-infantili, sia a una serie di problematiche di notevole portata sul piano interpersonale e psicologico: le madri adolescenti, infatti, hanno non solo meno probabilità di portare a termine gli studi e di conseguenza una minore possibilità di occupazione e di futuro inserimento nel mondo del lavoro, ma anche maggiori probabilità di crescere i propri figli da sole e in povertà. La gravidanza adolescenziale, inoltre, è associata a un più elevato rischio di morbosità/mortalità perinatale”

Filomena Gallo, Mirella Parachini e Anna Pompili, dell’Associazione Luca Coscioni e Amica, hanno commentato la decisione affermando che questo è un “cambiamento molto importante. Negli Usa l’agenzia americana ha tolto l’obbligo di ricetta medica già diversi anni fa. È stato dimostrato che la pillola non contribuisce all’aumento di interruzioni volontarie di gravidanza.La letteratura scientifica evidenzia che facilitarne l’accesso alle adolescenti è misura sicura e affidabile e non incoraggia comportamenti sessuali a rischio”.


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